sabato 3 aprile 2010

Mitt i. Una potenza editoriale.

Mitt i non è il solito editore di giornali. È un vero e proprio fenomeno editoriale che offre gratuitamente notizie e informazioni locali a milioni di lettori svedesi dell'area di Stoccolma. E mentre la maggior parte degli editori di giornali cerca di sopravvivere in un clima di incertezza economica, Mitt i registra abitualmente profitti straordinari. Per il CEO Peter Clauson la chiave del successo è una buona organizzazione. Un’organizzazione che, naturalmente, si basa sulla tecnologia Apple.


Quando si producono 31 giornali c’è poco spazio per gli errori, specialmente per quelli che fanno salire i costi. Prima di Mitt i, il fatto che la free press fosse un’attività in perdita era visto come un dato inevitabile. “Veniamo da un ambiente in cui spendere non è accettabile,” spiega Clauson. “Al contrario, i giornali più antichi o più grandi hanno potuto scegliere sistemi di produzione più costosi grazie alle entrate derivanti da abbonamenti e finanziamenti pubblici.”

Insomma, è un settore difficile per chi vuole registrare profitti. Ma l’approccio di Mitt i pone l’accento sull’efficienza. Per esempio, la società non ha segretarie né project manager. “Tutti i dirigenti si preparano il caffè da soli,” scherza Clauson. “Sono anche responsabili delle risorse umane per i rispettivi reparti.”

L’azienda ha adottato una strategia simile anche per quanto riguarda la tecnologia. Le 1500 pagine settimanali vengono tutte create con un flusso digitale basato sulla piattaforma Mac in cui software e hardware Apple offrono un ciclo di produzione straordinariamente efficiente.

Roger Östberg, Chief Information Officer di Mitt i, è il ritratto dell’entusiasmo mentre spiega i meccanismi del flusso di lavoro basato su Mac. Il Mac è al centro di ogni fase della produzione: vendite, redazione, stampa, fino alla distribuzione di oltre 1 milione di giornali ogni settimana. Ma l’aspetto forse più notevole è che il team addetto a fornire assistenza 24 ore su 24 a oltre 200 dipendenti e fornitori è composto da sole quattro persone. Che non fanno straordinari.


“Quando valutiamo un investimento, se possiamo scegliere tra una soluzione PC e un’altra Mac, per prima cosa pensiamo al Mac,” dice Östberg. “L’esperienza ci insegna che le soluzioni basate su Mac OS X tendono a essere molto più facili da integrare.”

Alcuni anni fa Mitt i scelse di passare da un ambiente misto, composto in egual misura da Mac e PC, a un ambiente basato esclusivamente su Mac OS X. Oggi i Mac rappresentano il 95% dell’hardware usato da Mitt i. “Ogni giorno riduciamo la tecnologia PC,” afferma Östberg. “All’inizio era solo il team di produzione a usare i Mac. Oggi abbiamo 194 Mac e 6 PC. Il Mac è un ottimo computer, un sistema potente che in più dà un look ordinato ai nostri uffici. La soluzione all-in-one è semplicemente perfetta.”


Continua la lettura sul sito Apple.com/it

Nessun commento:

Posta un commento